L’OPERATORE FUNERARIO E LA COMUNICAZIONE EFFICACE
Giornate formative online sulle tecniche di comunicazione
22-23 marzo 2024 |
Durata del corso |
6 ore suddivise in due giornate |
Orari |
17-20 |
Partecipanti |
numero massimo 15 |
Docente |
Maria Angela Gelati - Carmelo Pezzino |
Materiale didattico |
Verrà fornito direttamente all'inizio del corso in via telematica |
Quota di partecipazione |
€ 250 + IVA |
Modalità di pagamento |
Bonifico da effettuare prima dell'inizio del corso |
Referente |
Michela Baldassari info@formazionefuneraria.it |
IL CORSO
Per alcuni saper comunicare è un talento innato, per altri è un’arte da imparare e da coltivare. Tuttavia anche coloro naturalmente più portati ai rapporti interpersonali si possono trovare in difficoltà a gestire le situazioni delicate che si incontrano quasi quotidianamente nel nostro lavoro.
Obiettivo del corso è quello di affinare le proprie capacità ed apprendere quelle tecniche che facilitano le relazioni. Saranno fornite competenze per migliorare il proprio stile comunicativo e comprendere quello dell’interlocutore in modo da rendere le relazioni più fluide e naturali.
La metodologia utilizzata sarà di tipo interattivo e coinvolgente mirata al raggiungimento di risultati concreti. Ai partecipanti verrà data la possibilità di mettersi in gioco in maniera reale, arrivando a focalizzare i bisogni formativi personali.
Maria Angela Gelati
Tanatologa e formatrice nelle materie collegate alla morte. Collabora come docente al Master Death Studies & the End of Life organizzato dall'Università degli Studi di Padova ed è anche co-ideatrice e co-curatrice de Il Rumore del Lutto, la prima rassegna in Europa rivolta alla cittadinanza, che indaga sul tema della morte, attraverso molteplici eventi.
Autrice di numerosi articoli e di saggi, ha scritto le favole Mi chiamo Happy (Mursia 2020) Il lecca-lecca di cristallo (Terra marique, 2018) e L’albero della vita (Mursia, 2015); è curatrice dei libri Ritualità del silenzio. Guida per il cerimoniere funebre (Nuovadimensione, 2018) e Ci sono cose che (Diritto d’autore, 2012).